
Nel marzo del 2025, la nomina di Paola Firmi a Presidente di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), l’ente che cura, sviluppa e gestisce la rete ferroviaria nazionale, ha segnato un momento importante. Originaria di Rieti, Paola Firmi incarna un ponte vivente tra le sue radici sabine e le grandi sfide infrastrutturali italiane, unendo genialità e profondo legame con la sua terra.
Dalle Radici Reatine a una Carriera Stellare
Nata a Rieti il 6 ottobre 1964, Paola Firmi si è laureata con lode in Ingegneria Civile – Trasporti alla “Sapienza” di Roma, conseguendo poi un dottorato in pianificazione ambientale delle infrastrutture di trasporto. Il suo percorso nel Gruppo FS è iniziato nel 1993, dove ha subito contribuito alla definizione di standard tecnici cruciali per la rete ferroviaria. La sua ascesa è stata costante e meritata:
- 2003–2007: Ha guidato la struttura “Ambiente” di RFI.
- 2008–2016: Ha diretto “Standard Infrastrutture Civili e Sperimentali”.
- Dal 2016: È stata a capo della Direzione Tecnica, con responsabilità su sicurezza e norme infrastrutturali.
Nel periodo 2022–2023, ha ricoperto il ruolo di vice direttrice generale per sviluppo e standard, dedicandosi con passione all’innovazione, alla resilienza e alla trasformazione della rete. Parallelamente, ha guidato aziende chiave come Italferr, Blu Jet, FS Sistemi Urbani e ha seguito il progetto del TFB – Tunnel Ferroviario del Brennero, dimostrando una versatilità e una competenza rare.
Le Sfide Nazionali e il Ruolo Strategico
Il passaggio da Dario Lo Bosco a Paola Firmi inaugura una nuova era per RFI. La sua nomina, accolta con favore da esponenti politici come Raffaele Nevi e Antonio Tajani, la pone come figura tecnica di primo piano, apprezzata per la sua visione innovativa e la profonda competenza. Come riportato dal Giornale d’Italia, Paola Firmi “porta alla guida di RFI competenza tecnica, esperienza strategica e una visione orientata all’innovazione e alla sostenibilità del sistema ferroviario nazionale”.
Tra le sue priorità principali, troviamo:
- Il rafforzamento strutturale e ambientale della rete.
- Lo sviluppo tecnologico e l’automazione.
- Una sicurezza rafforzata, ad esempio con l’implementazione di sistemi di early warning sismico, già operativi sulla tratta Roma-Napoli.
Il Legame con Rieti: Orgoglio e Responsabilità
Il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, ha celebrato con entusiasmo la nomina della “nostra reatina” Paola Firmi, definendola una “manager di straordinaria capacità… lungimiranza e concretezza… certi che otterrà importanti risultati”. Il suo percorso è un motivo di grande orgoglio cittadino, un esempio tangibile per le giovani generazioni e una testimonianza del forte legame tra Rieti e le infrastrutture ferroviarie.
Paola non ha mai dimenticato le sue origini: partecipa attivamente a progetti locali, come le iniziative legate alla “Ferrovia del Centro Italia” e alla promozione del turismo ferroviario, con fermate intermedie proprio nelle stazioni reatine. Un modo concreto per mettere a disposizione della sua terra competenze e visibilità strategica.
Un Profilo Che Integra Competenze e Radici
Paola Firmi incarna un connubio raro tra preparazione tecnica, visione manageriale e un profondo legame territoriale. Il suo ruolo di Presidente di RFI porterà benefici significativi:
- Rafforza la sicurezza, grazie alla sua vasta esperienza in automazione e infrastrutture sicure.
- Favorisce l’innovazione, in linea con le sfide digitali e climatiche del nostro tempo.
- Rende Rieti protagonista, valorizzandone il ruolo nella rete ferroviaria nazionale e nei collegamenti regionali.
Con Paola Firmi al timone, RFI può beneficiare di una guida competente e al contempo sensibile alle radici del territorio. La sua nomina non è solo uno straordinario risultato professionale, ma un chiaro segnale del potenziale che Rieti può offrire al panorama nazionale. La collaborazione tra città come Roma, Terni, Rieti e l’intera rete ferroviaria italiana sembra avviarsi verso un nuovo capitolo di crescita, innovazione e inclusione.
In un’epoca segnata da complesse sfide infrastrutturali e ambientali, la presenza di una “reatina doc” al vertice di RFI offre un’opportunità significativa: portare un approccio integrato e radicato, capace di coniugare sviluppo, sicurezza e identità territoriale. È un momento entusiasmante per il futuro della mobilità italiana, con un cuore reatino a guidare il cambiamento.