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Gnocchi alle patate di Leonessa

Gli gnocchi sono forse il primo formato di pasta casalingo.

Così come li conosciamo noi, e cioè preparati con le patate, furono descritti soltanto a partire dalla seconda metà del 1700.

Originariamente venivano preparati soltanto con acqua e farina, e venivano strappati a mano per poi cuocerli (pizzicotti).

Preparazione per 4 persone

Difficoltà: Facile
Preparazione: 20 min
Cottura: 40 min
Costo: Molto basso
Calorie: 500 per porzione

Ingredienti

  • 1,5 kg di patate di Leonessa, farinose, a pasta gialla e possibilmente a buccia rossa;
  • 1 uovo intero;
  • 1 pizzico di sale;
  • Farina “00” orientativamente 400g (minore è la quantità di farina usata, più gli gnocchi risulteranno morbidi e gradevoli al palato)

Procedimento

Lavare e lessare le patate, una volta cotte, pelarle e schiacciarle da calde lasciandole freddare.

E’ importante che siano schiacciate da calde poichè il calore agevola il procedimento. Ma sarà bene impastarle da fredde altrimenti l’impasto risulterebbe umido e richiederebbe troppa farina variando così la consistenza degli gnocchi.

Quando le patate schiacciate saranno adeguatamente fredde sarà necessario porle a “fontana” su di una spianatoia già cosparsa di farina. Incorporarvi all’interno un uovo e sbatterlo con un pizzico di sale iniziando poi progressivamente a richiamare le patate e la farina setacciata fino al totale assorbimento.

Lavorare l’impasto aggiungendo la farina fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. A questo punto porre “la palla” ad un lato della spianatoia, sempre facendo attenzione ad avere il fondo sufficientemente infarinato. Procedere dividendo l’impasto in tante piccole parti. Dalle porzioni  ricavare tanti lunghi cilindri del diametro di un dito facendoli rotolare delicatamente sotto le mani sul piano da lavoro. A questo punto con un coltello liscio “assolutamente non a seghetta” tagliare gli gnocchi di una dimensione non più grande di 2cm e provvedendo a cuocerli nel più breve tempo possibile in acqua abbondantemente salata.

Condire a piacimento con sugo di pecora, di castrato, di maiale oppure di selvaggina; in bianco con il tartufo o cacio e pepe.

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