L’app funzionerà tramite Bluetooth.
E’ stata progettata da Bending Spoons, software house con sede a Milano. L’applicazione per il Covid-19 sarà disponibile nel giro di qualche settimana.
La decisione è arrivata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’ok della task force nominata dall’esecutivo.
Il commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Domenico Arcuri ha firmato ieri in serata l’ordinanza con la quale dispone la stipula del contratto di cessione gratuita della licenza d’uso sul software e di appalto di servizio gratuito con la società di sviluppo la quale si occuperà anche degli aggiornamenti necessari nel corso dei mesi.
Ovviamente, prima che sia resa disponibile, potrebbe passare ancora qualche altra settimana, tra accorgimenti tecnici e test. L’app sarà “un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell’emergenza, la sperimentazione avverrà in alcune Regioni pilota, poi verrà estesa, come ha precisato Arcuri.
L’app Immuni non sarà obbligatoria ma scaricabile solo in modo volontario e si compone di due parti. La prima è un sistema di tracciamento dei contatti che sfrutta la tecnologia Bluetooth con il quale è possibile rilevare la vicinanza tra due smartphone entro un metro e ripercorrere a ritroso tutti gli incontri di una persona risultata positiva al Covid-19.
La seconda funzione è un clinical diary contenente tutte le informazioni più rilevanti del singolo cittadino (sesso, età, malattie pregresse, assunzione di farmaci) con aggiornamento costante quotidiano in modo da tracciare eventuali sintomi e cambiamenti sullo stato di salute.
I dubbi nascono constatando che per essere efficace Immuni dovrà essere scaricata dal 60 per cento degli italiani. Un’impresa certo non semplice per la temuta violazione della privacy che preoccupa i cittadini.