Cronaca

Volontaria della Croce Rossa a 20 anni: “Emozioni uniche”

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Il bellissimo post apparso sulla pagina Facebook del Comitato della Bassa Sabina della Croce Rossa Italiana.

“Cosa vuol dire essere un Volontario di Croce Rossa? Cosa vuol dire dover affrontare un’ emergenza? E soprattutto cosa vuol dire farlo a 20 anni?!

Sarà un po’ lungo rispondere forse, ma se siete curiosi.. mettetevi comodi…

Sul lato personale certo questa situazione mi è stata stretta e lo è ancora… mi sono mancate le amiche e le serate insieme..mi sono mancati gli abbracci di papà (ma in compenso ho ritrovato l’affetto di mamma), i pranzi dalle nonne e i gossip davanti a ciambellone e caffè.. ma in realtà mi sono stupita di aver provato una cosa.. durante questa emergenza, mentre la maggior parte delle persone doveva rimanere a casa, io ho iniziato a lavorare. Buffo vero?! E sono arrivata a sentirmi in colpa, ad essere arrabbiata con me stessa per il fatto che mentre i miei colleghi si facevano in quattro per aiutare chi ne aveva bisogno, rispondendo a centinaia di richieste, io non potevo essere lì a dargli una mano. Erano tutti presi a pensare a come aiutare e io non avevo idee..non avevo neanche la forza di rispondere ai messaggi per la stanchezza e la novità del lavoro.

Ecco, proprio questa sensazione mi ha fatto capire che significa portare sul braccio (e sul cuore) l’Emblema di Croce Rossa: sentire la mancanza di aiutare il prossimo! Essere arrabbiata per dover mettere in secondo piano quella che è più di una passione.. Come se fosse un bisogno, una spinta interiore, una ricerca costante di idee… è difficile anche spiegarlo a parole!

croce-rossa-italiana-comitato-bassa-sabinaFinalmente sono arrivati due giorni liberi e ho potuto tirare fuori dall’armadio l’uniforme… ho consegnato la spesa, le uova di pasqua, i farmaci, ho incontrato i nuovi Volontari Temporanei… e soprattutto ho visto gli occhi della gente! Mi sono fermata a fare due chiacchiere (a distanza) con ogni persona che abbiamo aiutato, cercando di strappare un sorriso…diventando la nipote, la figlia di qualche nonnetta/o o la cugina di qualche bambino/a…cercando di ritrovare negli occhi di ognuna di queste persone gli occhi delle mie persone care..mi sono resa conto di tutto ciò che stavamo facendo come Croce Rossa e di tutto ciò che realmente stava accadendo! Ma in realtà non ho avuto paura anzi, ho sentito di essere forte, ho sentito un senso di appartenza, ho apprezzato ancora di più la mia, la nostra terra..ho sentito odore di futuro, ho capito che non esiste cosa più grande e bella della grande macchina di risposta alle emergenze e della solidarietà.. perché quando si è uniti, si vince sempre!

Inoltre, ho il privilegio nel mio Comitato di dare voce sui social alle attività che vengono svolte. Ricevere a fine servizio foto o testimonianze è ogni giorno un onore.. perchè guardando le facce, le espressioni, gli occhi e leggendo i pensieri dei miei colleghi Volontari è come essere lì e riprovare tutte le emozioni che provo quando tiro fuori dall’armadio quell’uniforme, a dimostrazione del fatto che quei famosi 7 Principi ci rendono veramente tutti fratelli. Mi ricordano chi sono. E provare tutte queste emozioni è una scarica fantastica, ma soprattutto, provarle con l’anima, col cuore e con la consapevolezza che hai a 20 anni è mille volte più sorprendente! E spero di non smetterle mai di provarle… e come si dice a 20 anni: Daje tutta! ❤💪

Fonte: Croce Rossa Italiana Comitato Bassa Sabina

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Pubblicato da

Rietintasca

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