Camminiamo sopra la polla sorgiva più grande d’Europa!
Siamo nel cuore della terra della acque, Rieti fertile provincia laziale tra Abruzzo e Umbria. Per raccontare la storia di Rieti dobbiamo partire dalla storia delle sue acque; le sorgenti, i laghi naturali e artificiali, le Terme dalle eccellenti qualità terapeutiche e il fiume Velino, dalle acque trasparenti che racchiude l’anima della provincia ed è centrale nell’organizzazione del territorio.
Il suo bacino idrografico rappresenta una delle aree europee più ricche d’acqua.
Un fiume che partecipa da millenni alla vita della città. Tra castelli e borghi medievali arroccati su speroni a picco sui laghi, il fiume Velino percorre sinuosamente la piana di San Vittorino raccogliendo le acque pulitissime del Peschiera, il più grande bacino idrico sotterraneo d’Europa.
Oggi, gran parte delle acque sono incanalate nell’acquedotto Peschiera – Capore, uno dei più grandi del mondo a trasportare soltanto acqua di sorgente: la sua portata media è di 14 metri cubi al secondo. Quest’acqua reatina viene utilizzata dalla capitale. Il fiume Velino poi attraversa la conca reatina ampia piana alluvionale e si connette nella parte settentrionale al sistema dei laghi Lungo, Ripasottile e Ventina che rappresentano le vestigia dell’antico lacus velinus che in età preromana ricopriva tutta la vallata. Oggi questi specchi d’acqua sono custoditi all’interno di una Riserva naturale che comprende un territorio di circa dei 3000 ettari, uno dei pochi luoghi dell’Italia centrale dove si trovano gli aironi bianchi e grigi. All’ interno della Riserva si trovano ancora sorgenti, quelle suggestive e cristalline di Santa Susanna che con una portata di 5000 litri al secondo sono tra le più abbondanti d’Europa.
Dichiarate monumento naturale nel 1977, le acque sorgive scorrono per 7 km dando origine al fiume e al canale di Santa Susanna. Periodici gli allegamenti della valle reatina e continue nei secoli le bonifiche, l’ultima nel Novecento con la costruzione di due grandi dighe che hanno dato origine agli imponenti Laghi artificiali del Turano e del Salto, cornici naturalistiche privilegiate per la pesca sportiva e il wake board. Proprio sul lago del Salto si sono svolti i Campionati europei di wakeboard nel 2018.
E’ stata una grande operazione di bonifica durante la quale vennero sommersi 4 paesi. Oggi dalle acque del lago del Salto ancora affiorano i resti di quel vecchio borgo S.Pietro che proprio in fondo al lago custodisce silenziosamente la sua memoria. L’enorme quantità d’acqua è l’elemento che ha da sempre caratterizzato il territorio reatino. Le acque hanno modellato questa terra condizionandone lo sviluppo e la storia.
Camminiamo sopra ad una delle più grandi polle sorgive d’Europa e non ci rendiamo conto di avere uno dei beni più preziosi al mondo, una risorsa indispensabile alla vita.
Catiuscia Rosati – Giornalista